chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

mercoledì 29 settembre 2010

Una storia (vera e) sbagliata di Mariaserena Peterlin



Lezione di … (strippamento) 

prof (scorre il registro) - Venga… venga … venga – (i due indici scorrono i meridiani-paralleli del registro cercando il nome x) – Venga Peterlin!
alunna Peterlin : (tachicardia, mal di stomaco, mani tremanti si alza e va alla cattedra)
prof : Hai studiato?
alunna Peterlin : Sì professoressa, e ho ripassato tutto
prof : vabbè. ti credo. Vai a posto chiamo un altro. (Scorre il registro) - Venga… venga … venga – (i due indici scorrono i meridiani-paralleli del registro cercando il nome x)
alunna Peterlin (va a posto tremando, e desiderando di volare via di là, per sempre)

...(e la storia continua, ma a voi non è mai successo??)

4 commenti:

Fermina Daza ha detto...

Quando lasciai il ginnasio per varcare la soglia del liceo, ero una ragazza di belle speranze e con qualche ambizione. E fu in quel luogo del sapere che incontrai lei, la prof. N.,chimica ma non troppo.
Ricordo sue lezioni complicatissime e ancor di più ricordo le sue interrogazioni...
Un giorno, dopo la mia ennesima defaillance, concluse seccamente che la scuola non aveva bisogno di gente come me.
Mandai indietro le lacrime e tornai a posto.... Quell'anno fui comunque promossa a giugno.
Ora, a distanza di tempo, mi chiedo ancora se fu cattiveria gratuita o eccesso di zelo. Tutte le volte che mi faccio questa domanda la risposta è sempre la stessa: fu cattiveria gratuita.
E non riesco nemmeno a trovare attenuanti che possano giustificare un simile atteggiamento...
Io non so che fine abbia fatto l'insegnante N.
So soltanto che, se la dovessi incontrare, cambierei strada velocemente!

Serena Peterlin ha detto...

L'insegnante N è fortunata; al tuo posto, Fermina, se qualcun altro la incontrasse premerebbe a fondo sull'acceleratore.
Battute a parte c'è una cattiva scuola; ma c'è anche una scuola cattiva.
Io ho incontrato ambedue fin dalla terza elementare; se aprissi il vaso di Pandora non so quali creature infernali ne uscirebbero.
Le ricordo vagamente come esseri di sembianze umane, ma le potrei benissimo rappresentare come mostri malefici.

elisa buratti ha detto...

Io ne avevo una tremenda, Bonini, italiano, considerata molto brava. Una stronza. Amava mortificare con il sarcasmo. Un giorno esagerò con un mio compagno, la incrociai alla fermata dell'autobus e le dissi "lei è una donna sola (era zittella..allora si diceva ancora così...) e un motivo c'è: lei è moto intelligente ma troppo acida e questa acidità ora corrode gli altri ma alla fine corroderà lei". M'interrogò due giorni dopo e mi diede 2. :-)

Serena Peterlin ha detto...

Un 2 da mettersi sul petto come una medaglia, da incorniciare come un quadro d'autore, da far garrire al vento sulla bandiera della libertà, da usare come martello pneumatico demolitore contro una scuola cattiva e sbagliata