chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

lunedì 20 settembre 2010

Chi è IL PADRONE dell'IGNORANZA? di Mariaserena Peterlin



Discutendo casualmente con una amica abbiamo individuato con incredibile istantaneità una definizione, della quale discuteremo insieme spero ancora. Con il permesso dell’amica interlocutrice, Angela Graziano, posto qui di seguito il nostro dialogo che dimostra tante cose e ne suggerisce molte altre ancora.
Ad esempio a me sembra di poter dire che non si riesce a  parlare (anche) di apprendimento e cause del non apprendimento se non si esce dalla solite quattro mura deputate.
Ma è presto per le conclusioni. Abbiamo appena iniziato a parlare. Ecco il resoconto di un dialogo nel quale saranno molto utili tutto coloro che vorranno partecipare, ma che ci ha già portato a identificare l’esistenza di un bel personaggio: “Il padrone dell’ignoranza”.

La discussione è nata da una mia osservazione amara scritta su fB: 
Medea abbandonata da Giasone uccide i figli e glieli dà in pasto. Giasone, saputolo, si suicida.E' solo un MITO? Ma mi inquieta l'analogia con l'attualità: stiamo sacrificando i figli e 

Angela Graziano mi risponde subito, dice qualcosa che mi piace molto e inizia il dialogo creativo :

Angela Graziano : Verissimo: li stiamo dando in pasto all'Ignoranza, il grande mostro che porta a grandi danni

Mariaserena Peterlin Angela sì, l'Ignoranza è uno dei mostri voraci.
Ora mi chiedo: "chi vuole questa ignoranza? e cos'è l'ignoranza"?
Non è una provocazione. Sono seriamente in fase riflessiva.
Grazie Angela.

Angela Graziano L'ignoranza è utilissima a chi sta un gradino sopra di te. Al padrone che ti chiede (non ordina) di scendere nella cisterna, alle cattive istituzioni che vessano i cittadini, agli insegnanti che non hanno più alunni che pretendono di sapere ... siamo alla frutta, Mariaserena!

E' vero, Angela, l'ignoranza ha sempre un padrone.
Sarebbe utile diffondere questa convinzione, mi sembra un importante punto di partenza.
Quanto agli insegnanti, ad esempio, è inevitabile che uno studente non pretenda più di sapere se si di sapere se si accorge che l'insegnante è noioso e non preparato.
E se alcuni (e quanti?) insegnanti sono demotivanti e frustrati forse il padrone dell'ignoranza ... (lo copyraizziamo insieme questa coniazione-definizione?) ha le sue buone ragioni.

Angela Graziano Il padrone dell'ignoranza è una definizione perfetta! Può essere letta in tanti modi:
1. Possiede ignoranza in quantità industriale
2. Usa l'ignoranza come arma
3. Diffonde l'ignoranza come se fosse una nebbia che copre le sue malefatte...

Mariaserena Peterlin  Angela, meravigliosa questa tua foto-segnaletica del padrone dell'ignoranza!

Ora che, grazie ad Angela, abbiamo messo le mani su una parte dell'identikit, potremmo approfondire la discussione, no?

5 commenti:

Serena Peterlin ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Serena Peterlin ha detto...

Commenti su fb PARTE I

Aurelio Romano
Se il padrone dell'ignoranza fosse un lucido grande vecchio, che conosce le cose, e diffonde l'ignoranza per malvagità o per propiziare piani eversivi, potrebbe sempre pentirsi e cambiare.
Temo però che il padrone dell'ignoranza sia il più ignorante di tutti, che come tutti gli ignoranti sia immensamente supponente, e che ritenga che l'attuale sistema di reclutamento dei docenti sia, come diceva la signora che pubblicizzava il detersivo, il "plus ultra".
Uno così non cambia, perchè è mostruosamente convinto di agire bene.

Barbara Martini
Credo che nessuno sia padrone dell'ignoranza! Un dittatore avrebbe un fine! Qui nn si vede un obiettivo! Non esiste! Credo ke l'unico obiettivo sia quello di ridurre i costi!!!!L'ignoranza si diffonde autonomamente e genera ignoranza! Cosi come la cultura genera cultura!!!!

Aurelio Romano
Bè, io penso che, nel caso della scuola, il padrone dell'ignoranza non sia un singolo individuo, ma piuttosto una casta di politici e burocrati.
Essi sono ignoranti, presuntuosi, tendono alla prosopopea, e non importa se sono di destra o di sinistra: l'incompetenza rende fratelli.

Barbara Martini
Il tuo modello presuppone una strategia (distruggere l'armata rossa come a risiko) io NN vedo strategia!!!!!!

Mariserena Peterlin
Aurelio, Barbara grazie!
Ho scritto questo post proprio per poter discutere e ragionare su un'idea che è nata, essa stessa, dal ragionamento e dal dialogo.

No, non si è identificata una persona o una classe o categoria politica (il che francamente sarebbe ormai così vuoto e banale...) , ma io credo la realtà sia sotto gli occhi di tutti, che l'evidenza della situazione abbia elencato una serie di cose che non vanno: dal precariato al disamore allo studio, dall'inadeguatezza dell'istruzione alla "casta", alla condizione giovanile, alla crisi dei valori... insomma ci sono tante e troppe cose in quest'elenco; e poi c'è la disillusione e la sfiducia che fanno il resto.
Ebbene di fronte a questo non penso a un gioco, ma a una strategia sì. Esiste infatti, non possiamo negarlo, un sistema molto esteso di diffusione dell'ignoranza a 360 gradi, e questo sistema stia agendo almeno da un paio di decenni (se non di più).
Il dialogo è importate, non possiamo avvicinarci alla conoscenza da soli. Tantomeno scoprire la verità da soli.
Ragionare: questo è tutto quello che io cerco.

Serena Peterlin ha detto...

Commenti su fB PARTE II
Barbara Martini
Ipotesi tesi sintesi? Questo sarebbe il minimo x un ragionamento! Ma nn riesco a venirne a capo! Associerei anche una scarsa valorizzazioine della cultura! Nei salotti si parla di grande fratello o delle vacanze (ovviamente di massa) quest'anno ho fatto vietnam e nepal nn si dice ho visto visitato apprezzato ascoltato ammirato ho fatto un viaggio, ho letto il libro di vespa!!!!! Questa viene scambiata x cultura! Iniziamo dalla definizione allora!

Mariaserena Peterlin
Barbara certo, possiamo iniziare anche da questo.
Lo schema ipotesi-tesi-sintesi è ancora valido?
Io ho iniziato da una raccolta di evidenze.
Non so molto di salotti e non sono stata in Vietnam ;-) ma questa è solo una battuta.
Mi interessano l'adeguamento e il livellamento verso la passività.
Discutere di una definizione di cultura è possibile, permettimi però che è un punto di partenza leggermente perentorio.
Proporrei una metafora, come tale è un'immagine non scientifica ma mi serve per esprimermi.
Vedo la nostra società del tempo presente come se fosse soggetta ad un'invasione.
Qualcosa rende la riflessione personale e la riflessione critica troppo difficili mentre rende semplice e piacevole (!) discutere di GF come di Politica-gossip (e che si acconsente che la politica sia solo gossip)
Qualcosa rende accettabile (perchè di fatto è stata accettata!!) la condizione del lavoro e dei lavoratori.
Qualcosa fa sì che si tenda alla sterilità in tutti i sensi.
Qualcosa fa sì che ci si distragga dalle ingiustizie ma che se ne faccia argomento di scoop strappalacrime che dura il tempo di uno spot: e poi avanti un altro distraente.
Qualcosa fa sì che l'uso della cocaina sia moda, e che lo sballo sia divertente e che anche i genitori degli adolescenti sballino più dei figli.
Qualcosa ci chiama a chinare la testa, quando c'è.

Chiudo qui la metafora. L'invasione non è la TV, certo la TV è uno strumento. La Rete potrebbe essere utile, quando non diventa una trappola per giochi di ruolo o altri distraenti che inghiottono ore di vita.
Tutto ciò che ho elencato inghiotte comunque soldi, tanti, pochi o pochissimi: ma prosciuga in tutti i sensi.
Insomma tutto questo accade per caso?
Mi sembra improbabile

Io vorrei capire

Serena Peterlin ha detto...

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qui i commenti

Fermina Daza ha detto...

Il padrone dell'ignoranza sa che omologazione, banalità, stupidità sono merce a buon mercato...I consumatori più affezionati sono gli "idiot savant" che, spingendo il carrello pieno zeppo di cose ordinarie, si parlano e si sentenziano addosso.
Il padrone dell'ignoranza sa che l'ordinario è l'unica forza capace di dare serenità ad un'umanità sempre più uguale a se stessa. "Ogni simile cerca il suo simile" e questo il padrone dell'ignoranza lo sa.
Del resto, a che serve l'intelligenza se per sopravvivere bastano gli istinti? Anche questo sa il padrone dell'gnoranza