chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

sabato 21 agosto 2010

L'INFORMAZIONE IN PILLOLE di Loretta Bertoni



http://www.flickr.com/photos/samyii/with/466217354/


“The specialist is one who never makes small mistakes while moving toward the grand fallacy.” (“Lo specialista è colui che non compie mai piccoli errori mentre si dirige verso l’errore supremo.”)
“The trouble with a cheap, specialized education is that you never stop paying for it.” (“Il guaio di una educazione specialistica e scadente è che non si finisce mai di pagarne le conseguenze.”)
Parto da queste riflessioni del sociologo canadese Marshall McLuhan, che condivido in pieno, per denunciare uno dei tanti aspetti malati della nostra scuola tradizionalista. Quanti sono i docenti che siedono in cattedra e sciorinano il loro sapere in pillole da assumere durante e dopo la scuola (il lavoro domestico), pensando che il loro unico compito sia quello di trasmettere nozioni facendo sfoggio delle loro conoscenze? Quanti entrano in classe limitandosi a imporre informazioni che versano a caraffate nei bicchieri-mente dei loro studenti, senza nemmeno preoccuparsi di sapere se tali informazioni risultino minimamente interessanti per loro? Quanti insegnanti sezionano la cultura in maniera più o meno inconsapevole? E il buffo (o triste?) è che ho spesso sentito colleghi criticare i ragazzi perché hanno il cervello diviso in compartimenti. Ma non sono forse loro stessi il primo esempio di “compartimentismo”?
Tutto questo mi fa ricordare anche una stupenda riflessione che la scrittrice e amica Susanna Garavaglia ci ha regalato. L’autrice definisce “spicchismo” questa malsana tendenza alla conoscenza settoriale. Riporto un passo del suo scritto:

“…Il vecchio mondo, quello della specializzazione, si è comportato da brutta bestia creando false padronanze e un’immagine di sé spesso sopra le righe; la suddivisione particellare dell’analisi del reale ha lasciato l’amaro in bocca di uno spicchio di pompelmo andato di traverso, trangugiato intero senza assaporarne il succo. Diciamo addio alla vecchia incapacità di bere spremute, cogliendo l’essenza dell’intero. (…) Per accogliere la vita nella sua totalità…”

Giustissimo Susanna. Accogliamo la Vita intera, diciamo addio al vuoto "spicchismo", guidiamo i nostri ragazzi sulla via del sapere critico, globale e consapevole. Aiutiamoli a proiettarsi verso la libertà.


2 commenti:

Stefano Balice ha detto...

Frammentiamo la conoscenza, e ci ritroveremo con un mucchio di cocci.

Loretta Bertoni ha detto...

Bravissimo Stefano, è proprio quello che ci ritroviamo fra le mani. Una scuola a pezzi, una coccioscuola.