chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

domenica 8 agosto 2010

Scuola e "pari opportunità": la vecchia corsa all'oro? di Loretta Bertoni



Si parla tanto di "pari opportunità" in ambiente scolastico, di "pari dignità" degli studenti che, indifferentemente dal tipo di scuola che frequentano, dovrebbero avere la possibilità di raggiungere un grado di istruzione dello stesso livello, che possa garantire loro un inserimento libero e consapevole nel mondo. Sacrosanto. Ma io andrei oltre...Perché queste pari opportunità dovrebbero essere concesse soltanto agli studenti? Come si può raggiungere questo stato di cose idilliaco se gli insegnanti per primi non sono liberi?

Propongo quindi che lo stesso grado di pari dignità venga concesso e garantito anche ai docenti che, pur se desiderosi di cambiare, vengono spesso repressi da dirigenti scolastici troppo rigidi, incapaci e abili soltanto a vendere fumo. La partita è solo in mano ai singoli insegnanti ormai, ci vuole un enorme coraggio ad andare contro tutti, e non tutti ce l'hanno. Ormai i dirigenti fanno a gara a pubblicizzare le proprie scuole con sistemi più o meno biechi, sono rimasti pochissimi quelli che non partecipano a questa guerra fra poveri e portano avanti idee concrete rispettando i vari utenti della scuola. Spesso i presidi, seguendo le linee direttive del governo ad occhi bendati (nell'illusione di trarre non so quale vantaggio da certe adulazioni), lusingano i "loro" docenti, accarezzandoli viscidamente con promesse di "premi" (si veda il caso delle tanto decantate LIM ad esempio) adatti a chi di scuola non capisce niente. Il problema è che molti non se ne accorgono e si fanno irretire, così la scuola continua a morire.
Con questo continuo distrarre le menti degli insegnanti dai veri modi di fare innovazione, si fa mercificazione di sistemi innovativi. Si fa solo vuoto presentismo.






5 commenti:

Serena Peterlin ha detto...

Ambizione difficilmente può fare rima con Istruzione. E' evidente che gli obbiettivi sono diversi. Inseguire il denaro non fa bene alla scuola.
Giusta dunque, Lory Net la tua argomentazione.

Loretta Bertoni ha detto...

Infatti Mariaserena...la corsa all'oro è assolutamente nefasta!Sempre, ma soprattutto in campo scolastico...

Stefano Balice ha detto...

"pari opportunità" vuol dire prima di tutto riconoscere che vi sono profonde differenze tra ogni individuo che "abita" la scuola (e sottolineo OGNI, insegnanti o studenti che siano); dietro il concetto buonista della parità, si nasconde quindi la più grande delle sfide della pedagogia attuale, ossia quella di sapersi muovere equilibratamente all'interno di un sistema complesso.

Se poi il docente che ha compreso tutto questo viene intralciato da gente interessata al mero saccheggio, la scuola collassa.

Serena Peterlin ha detto...

Concordo con Stefano. E quanto più l'istruzione si avvale di agenzie educative, consulenze private e attività di esterni tanto più rischia di scostarsi dai propri obbiettivi di elezione.

Loretta Bertoni ha detto...

Grazie Stefano, ottima analisi! E mi fa piacere che arrivi da un giovane, perché questa è la chiara dimostrazione che il problema è sentito da entrambe le parti e si deve trovare una soluzione al più presto. Ci vuole coraggio, non dobbiamo continuare a piangerci addosso...per evitare il collasso della nostra scuola. E quando dico NOSTRA spero di essere capita.

Giustissimo Mariaserena: riprendiamoci la nostra scuola! E che sia una Scuola vera, con la S maiuscola.