chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

lunedì 9 agosto 2010

La scuola del futuro - PENSIERI SPARSI di FERMINA DAZA




La riforma dell’attuale contesto formativo va pensata seguendo due linee di intervento che toccano due ambiti che corrono paralleli: l’ambito strutturale da una parte e l’ambito culturale dall’altro.
Per quanto riguarda l’ambito strutturale, vi è la necessità di aderire a nuove logiche che ispirino il cambiamento paradigmatico delle forme di reclutamento degli insegnanti, che attivino efficaci processi di lifelong learning, che promuovano nuove strategie di autonomia gestionale e didattica, che attivino un oggettivo sistema di valutazione delle performance, che incentivino le competenze di docenti e studenti, che prevedano la certificazione della qualità in merito all’efficacia e all’efficienza del sistema, che prendano in seria considerazione la progettazione di alleanze integrative fra le diverse agenzie educative presenti sul territorio.
La parallela riforma dell’ambito culturale si mostra particolarmente problematica poiché è chiamata a fare i conti con l’ ingovernabilità del sapere che si manifesta attraverso la continua ricerca di procedure che siano in grado di generare una visione più chiara dei fenomeni. A questo si aggiunga che la tendenza ad un sapere sempre più reticolare spinge inesorabilmente la cultura del lento cambiamento a confrontarsi con dinamici itinerari di conoscenza che sempre più possano adeguarsi all’accelerazione sociale e culturale impressa dai nuovi saper tecnologici.
E’ proprio al cambiamento e alle sue connotazioni, la velocità, la relatività, la problematicità, il pluralismo, la multimedialità, che la scuola del futuro dovrà guardare per progettare efficaci percorsi formativi.

2 commenti:

Serena Peterlin ha detto...

A latere delle tue belle considerazioni, Fermina, e forse per associazione di idee, riflettevo che anche le tecnologie più recenti e innovative corrono il rischio di essere adattate alla maggior parte delle vecchie logiche.
Sarebbe veramente come vedre passare un'astronave diretta in un'altra galassia e chiederle un passaggio per l'osteria più vicina.
Eppur non si muove...
Grazie per la collaborazione!

Loretta Bertoni ha detto...

Proprio così, si pensi al caso delle tanto decantate LIM, che rischieranno di venire usate come gigantesche lavagne luminose...senza il minimo apporto creativo da parte degli utenti. Come proiettare libri sul muro...Idea geniale davvero!