chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

mercoledì 6 aprile 2011

Fotovedere giocando con la corrente

Guardare attraverso una fotocamera e un grosso cavo elettrico
Tra sogni tu guardi nel mondo 
lontano, cogliendo dettagli.
Li fissi: giganti o minuscoli 
e credi d'avere capito.
Poi torni, li svolgi in visioni
che vuoi ritrovare, ma intatte,
uguali e perfette ai tuoi sogni.

E invece ritrovi quel filo
elettrico ingombro alla vista
ma senza di quello,
sei cieco.
O vuoi riprovare il pennello
che toglie il dettaglio ingombrante
ravviva il colore un po' spento
e mente, ma ai sogni dà vita?

Mi tengo l'elettrico cavo.
È rude ed ingombra nel cielo,
ma pure è essenziale ed accende.

FFFrrrrzzzzz tack-click!

2 commenti:

Andreas Formiconi ha detto...

:-)
Che luoghi incredibili son quelli, quell'altopiano ...

Serena Peterlin ha detto...

Una foto di febbraio scorso; sì è vero sono luoghi anche un po' misteriosi, la Sibilla è una montagna che si copre all'improvviso di nebbie imprevedibili e fa smarrire la strada. Un nome ben giustificato.
Nonostante l'elettrificazione sembra senza tempo.