chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

martedì 29 marzo 2011

Scrivere per gioco - di Mariaserena Peterlin

Qualcuno sa spiegare perchè a scuola sono codificate come 4 abilità fondamentali "ascoltare, parlare, leggere, scrivere" e non anche "giocare"?
I soloni dell'istruzione non immaginano che chi non gioca non vive? Forse non conoscono il significato profondo della parola giocare.


Scrivere è una sfida. Lo è ancora di più quando, come accade su web, si scrive e si pubblica, e si esibiscono a possibili lettori anche completamente sconosciuti, i nostri pensieri e parole.
Il gioco delle parole è tuttavia il più bello del mondo, specialmente quando non ci prendiamo troppo sul serio. Come vorrei fare qui.
Come fa un gatto che si finge indifferente, ma non lo è. Mai. Ed è teso a cogliere la preda.

Scrivere è una sfida
disinvolta e perduta,
Come fa un gatto che si finge indifferente
scrivere è una ricerca      
distratta ma ostinata,
scrivere è un’intenzione
presuntuosa e nativa
di trovare se stessi
in verbi ed aggettivi
consumati dal tempo
indifferenti all’uso.
Si lasciano trovare
pronomi, avverbi e accenti
si lasciano accorciare
ed anche reinventare.
Sono solo parole
che l’uso un po’ ravviva
non sono cosa viva
sono un momento. E stop.
Mariaserena,  29-03-11

Nessun commento: