chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

venerdì 7 ottobre 2011

Alla libertà e al futuro - di Mariaserena Peterlin

foto di Mariaserena


Al futuro

L’anima si ripiega
e in silenzio si chiede
se, secca ogni parola,
non convenga il silenzio.

Replicare al banale
rintuzzare l’ottuso
rispondere al volgare ciarlare
oggi in uso ecco il dubbio:
conviene?

Oppure forse è meglio
che si scelga un silenzio
più burbero d’un tuono
che attenda a fulminare
più chiuso d’una vena
d’acqua profonda e tersa
che attenda di sgorgare?

Nel dubbio ascolta i suoni
l’anima dubitosa
di musica a cascate,
riscopre quei colori
stracci di fine estate.

Chi giudica e s’indigna
sceglie il rumore ed alza
una bandiera o insegna?
Ma cosa rappresenta
un grido o uno sbeffeggio
che impreca al male e peggio?

Chi tace e pensa al dopo
invia segnali chiari,
tracce segnate appena
su un’erba o su un’ondata
di mare in libecciata:
orme di una stagione
che fu la nostra estate
colorata di rosse
bandiere appassionate
dal lavoro e il pensiero
e non da un tanfo nero.

1 commento:

Serena Peterlin ha detto...

Le parole libertà futuro sono state, anche di recente, scippate al loro uso consueto e strumentalizzate. Riprendiamocele.