La lavanderia di cervelli ha fatto un buon lavoro.
Sbiancate le idee, candeggiate le passioni, siamo al grado zero di “ciò che non
siamo ciò che non vogliamo”, ma noi adulti speriamo comunque.
Sento la ragazza che lava i capelli dalla mia
parrucchiera (sfrattata) indignata… sai perché? Lo racconta lei: al ristorante lei paga la tagliata 25 euro mentre sa visto che al politico del tavolo accanto la fanno pagare 2 euro.
“È tutto un magna-magna” commenta sagace.
Già.
La ragazza è una brava lavoratrice, prende una miseria ed è precaria, ma vive con
mamma e usa l’automobile per venire al lavoro, non l’autobus perché fa schifo.
Si paga benzina, un po’ di look, un w/e di vacanze e… la tagliata, ma non
scenderà mai in piazza. Eppure la camicia bianca da rivoluzionaria e tanti buoni motivi ce li avrebbe.
Come risveglieremo le tante giovani anime addormentate?
2 commenti:
I vecchi comunisti lo sapevano, che per essere rivoluzionari bisogna essere poveri per davvero. Se proprio si vuole capire che sapore ha la rivoluzione, bisogna guardare alla Sardegna, dove ormai non hanno più nulla da perdere.
Hai proprio ragione Lucia!
grazie :)
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