chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

venerdì 9 marzo 2012

Facebook, Twitter, Pinterest: con o senza la scuola?

ANATHEMA sono una band alternative di rock inglese, recita Wikipedia; non parlo qui di loro, ma ho scoperto che esistono proprio googlando casualmente la parola anatema che mi ronza puntuale nella testa quando leggo battute negative-acidine sui social forum, su fB, twitter e simili diavolerie temute più della peste dagli insegnanti che il mondo ci invidia.

Diversamente da loro, invece, penso che se esiste un sistema di comunicare online attraverso parole e scrittura allora anche la scuola se ne potrebbe occupare. E, leggendo il post scritto ieri da Gianni Marconato, tra il serio e l'ironico, nonchè i commenti che ne sono seguiti anche su fB ho capito che la questione non è marginale anche perchè ne avevo i miei riscontri.
Un paio di giorni fa ho inserito in fB la funzione “Fai la domanda”
La domanda era: “Insegnare TWITTER e non solo il tema a Scuola .Sei favorevole ai 140 caratteri per condensare pensieri, riflessioni, argomentazioni?” Le risposte previste erano le più semplici… si/no/non so.
Ho invitato, speranzosa, a rispondere centinaia di amici.
Sono arrivate, credo, meno di una trentina risposte (abbondando)… di cui 17 sì, 5 no, 4 “non c’è bisogno l’imparano da soli” e spiccioli.
Tra i 17 prodi molti non sono insegnanti.
Ecco io non capisco come si faccia a pensare di interagire coi ragazzi e non porsi il problema. Twitter non è la mia aspirazione. Nasco letterata e tale voglio rimanere. Questo è certo. Ma chi insegna, per l'appunto lettere, non dovrebbe ritrarsi davanti a un potente mezzo che, a quanto si dice, ha influenzato la prima elezione del Pres.Obama, che viene quotidianamente ascoltato dai media televisivi e di stampa, che può essere usato per trovar lavoro ecc.

I nostri ragazzi sono smanettoni migliori e più efficienti di noi; non c’è dubbio: ma i contenuti, la capacità di sintesi, l’efficacia di alcune parole rispetto ad altre, la tecnica di asciugare frasi, l'attenzione a come ci si espone in rete anche scrivendo dovremmo essere capaci di trasmetterla.
La stessa cosa vale per fB, ovviamente mutatis mutandis…
E adesso come la mettiamo con Pinterest?
Io mi iscrivo. Poi vi so dire.
Nessuna comunicazione può sostituire lo scambio interpersonale, la presenza, la stretta di mano, lo sguardo.
Ma l’anatema verso i nuovi media e social forum… che c’azzecca?

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