chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

mercoledì 1 dicembre 2010

IL MANIFESTO DI PINOCCHIO di Mariaserena Peterlin

il manifesto di Pinocchio



Ti amo, Pinocchio.
Pezzo di legno piallato, sbozzato,
intagliato e levigato a puntino.
Vestito con la carta a fiorellini,
col cono di mollica sulla testa
ti tuffi nella vita a gamba lesta,
ma ancora molto prima
di diventare un perfetto bambino
tu non sei stato mai
soltanto un burattino.

Ancora molto prima d’esser fatto
la tua era una voce di protesta
ed hai inventato, creato e immaginato
sol per cambiare questa vita in festa.
Non sei solo bugie dette a dispetto
di quell’ingenuo ed umile Geppetto.

Hai cercato di correre e fuggire
via dalla convenzione educativa:
dal grillo predicante ed impiccione
che parla solo per aver  ragione,
da quell'abbecedario tutto regole
da studiare legandosi alle seggiole.
Te ne sei andato per scoprire il mondo
e respirare con il naso al vento
qualcosa che assomigli a un cambiamento.

E della fuga ha preso il buono e il brutto:
un mangiafoco che acchiappa bambini,
la volpe e il gatto che rubano quattrini,
dei dottori che ti fanno la festa,
una fatina dalla faccia mesta,
e un bel compagno che odiava i paraocchi
in cerca del paese dei balocchi.

T’ho amato e t'amo
amico mio Pinocchio.
Col naso all’aria e la veste di carta
è proprio in te che cedono i sofismi
e i cultori di antichi anacronismi.

Leggero, saltellante, galleggiante;
pauroso, sorridente o mentitore
non sei un pezzo di legno
ma d’amore.



5 commenti:

Andreas Formiconi ha detto...

Oh
i mi'Pinocchio
come tu l'ha fatto bello

Serena Peterlin ha detto...

:-)
Grazie,Andreas! l'ho sempre sempre amato. Letto e riletto.

pinocchio ha detto...

Sentirsi pinocchio significa aver voglia di crescere per cambiare quello che non ci piace. Dopo aver sbagliato molte volte, lui finalmente diventa adulto.
Sulla sua strada fa incontri belli e brutti ma impara da entrambi.
Tutti sono stati pinocchio ma non sempre se lo ricordano.
Tenera e Clarissa Frey anche a nome di tutti i ragazzi de La testa pensante

Serena Peterlin ha detto...

Beh che emozione!
Ricevere il commento dell'interessato è davvero un onore.
Cari Pinocchi della TESTA PENSANTE ho voluto bene a Pinocchio da bambina perché mi emozionava e pensavo mi insegnasse l'importanza di accettare una buona educazione al senso del dovere raccontando una storia bellissima; adesso capisco che di quella storia ho amato proprio il coraggio del protagonista e la sua voglia di crescere e cambiare (come voi benissimo dite) fino ad un'evoluzione completa.
E credo che si debba crescere e cambiare sempre, almeno finché c'è vita.
Grazie :-) ciao!

Fermina Daza ha detto...

@Mariaserena
Una grande emozione per me leggere con i ragazzi il Manifesto per Pinocchio. Io mi sento ancora Pinocchio ma non credo di essere afflitta da una grave malattia. Mi piace essere leggera, saltellante, galleggiante e sorridente con i miei alunni. Sì, perché riesco ancora a divertirmi moltissimo quando sono con loro...
Quante cose sto imparando ed imparerò ancora dai miei Pinocchi!
Grazie, Mariaserena, per aver condiviso il tuo percorso con noi