chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

lunedì 15 giugno 2009

Riflessioni sulla sismologia politica

lunedì, 15 giugno 2009
Riflessioni di SISMOLOGIA POLITICA : a PROPOSITO DI SCOSSE E DI FUTURO DEL PAESE
Io penso che: l'opinione personale.
Per quest'anno pensavo che fossimo sazi di terremoti e scosse, ma forse mi illudevo.
Ai giovani, alle necessità del paese, al problema del precariato e del futuro, a una ripresa anche culturale e morale si pensa quando i Tv si parla preannunciando o profetizzando scosse? Sembrerebbe di no.
Ancora una volta chi si preoccupa ed interroga sul futuro del paese con animo democratico e con attenzione alla realtà sociale si stupisce nel perseverare di un atteggiamento così lontano dall'essere propositivo e pragmatico. Ci sarebbe bisogno di proposte per una politica del lavoro e dello sviluppo, di idee per la crescita culturale e sociale. Ma per farlo è anche urgente trovare nuove chiavi di lettura di una società prodondamente mutata.
Sembrerà banale ripeterlo, ma non siamo più nel 900, e questa nuova realtà sociale e umana, piaccia o no, non si può ricondurre a vecchi schemi politici. E' cambiato tutto, non sempre in meglio, anzi. Il patrimonio morale e politico, sia laico sia religioso è totalmente destrutturato, la concezione stessa della vita e dell'impegno sono, anche rispetto a tempi recenti, stravolti. E tuttavia i cambiamenti epocali sono qualcosa di cui si deve tener conto: vanno letti e considerati con rispetto e qualche distanza. Invece sembra di assistere più che altro all'esibizionr di vecchi schematismi. Se è vero che è esagerato dire che per i giovani sotto i 40/45 anche la distinzione tra sinistra e destra è ormai più sociologica che non politica ed economica, è anche vero che sussurrare o gridare da sinistra vecchi principi e analisi aggrinzite significa eludere il presente. Il presente è una realtà problematica e spesso scoraggiante, ma ha anche potenzialità interessanti. Invece le cariatidi storiche che non si accorgono del cambiamento epocale rischiano di far solo danno. Un peccato. Chi ha osservato e vissuto gli ultimi cinquat'anni di vita italiana riconosce vecchi segni, mentre vorrebbe scoprirne di nuovi. Forse anche per questo viene da dire che se il Pd di Franceschi alle Europee è risultato inadeguato, la profezia della scossa oggi risulta imbarazzante e deludente.

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