chi sono

Sono Maria Serena, ho insegnato letteratura italiana. Oggi scrivo e sono qui per riflettere, dialogare raccontare. I miei interessi sono rivolti alla comune condizione umana, anche quella raccontata dalla letteratura. Vorrei partecipare alla costruzione di un pensiero nuovo e diverso, fondato su radici antiche, che riconosca uguaglianza e giustizia a tutti.

domenica 6 dicembre 2009

NON SOLO MAESTRE-STREGHE! DICIAMO BASTA ALLA VIOLENZA SUI BAMBINI!

Discutiamo delle due tizie che picchiavano i bambini a Pistoia, discutiamone pure, ma non facciamone un caso eclatante ed isolato, perchè così non è. Le responsabilità sono interamente loro, ma non solamente loro; e contro i bambini non c'è solo un episodio a Pistoia.
Ci sono violenze millenarie e quotidiane.
C'è l'abitudine, purtroppo, a mitizzare l'infanzia facendone un'icona che ci abbellisce.
Non siamo ancora consapevoli che la maternità, la paternità, l'insegnamento, la cura dei minori, il dedicarsi ai bambini NON E' solo una nostra scelta, vocazione, missiome, lavoro.
Tutti siamo stati bambini: la NATURA ci impone di allevare i piccoli e ce lo impone dandoci una mente, dei sentimenti, dandoci connotati umani. Ma noi dobbiamo coltivarli. Ed abbiamo il dovere di spezzare la catena della violenza.
Ormai lo sappiamo: chi (esclusi gravi casi di malattia psichiatrica) è violento fino a picchiare gravemente persone inermi, indifese, innocenti, neonate o infanti quasi sempre ha subito la violenza a sua volta.
Ma questo non giustifica il violento, nè chi lo difendesse, nè una società e in stato in cui non si provvede adeguatamente.
Considerato che la violenza delle due (solo due persone?) megere di Pistoia era rivolta verso minori affidati alla loro tutela e anche contro bambini di un anno credo che i precedenti vadano storicamente cercati tra i sadici, i pedofili, i violentatori, le SS e categorie simili oppure tra persone malate di gravi distrubi psichiatrici.
Ma non dobbiamo o possiamo dimenticare che abbiamo avuto numerosi esempi, sciagurati e clamorosi, addirittura tra madri o padri.
Da anni sostengo una mia battaglia, che ovviamente non ha mezzi se non quello della parola quella dei DIRITTI DEL CITTADINO BAMBINO.
Parto dalla convinzione in un principio fondamentale: i bambini sono cittadini con diritti, questi diritti devono essere tutelati dallo Stato. Lo Stato sa e DEVE occuparsene; deve prevedere, in base a tanti delitti, testimonianze, fatti reali accaduti ecc che CHE non TUTTI i bambini sono al sicuro. E' una realtà che chiascuno di noi già conosce.
Ci sono anche nelle famiglie i casi di violenza e pedofilia reiterati!
Certo, sono casi drammatici e non frequenti: ma ci sono. I BAMBINI NON APPARTENGONO a nessuno, i bambini hanno una loro vita e lori diritti da proteggere perchè sono troppo inermi ed innocenti per difendersi da soli.
Le famiglie, le mamme vanno sostenute con ogni mezzo; ma qualora dimostrassero gravi carenze allora i diritti dei minori e dei neonati (parliamo anche di questo!) devono essere garantiti.
Sennò perchè manteniamo uno Stato?
Solo per pagare, pagare, pagare?

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