A scuola: Basta compiti? Compiti no? Compiti sì?
A proposito di un post di Gianni Marconato su fB.
Se si obiettasse che gli alunni (di
qualsiasi età) stanno già molte ore a scuola e che quindi una volta uscitine è
giusto che siano liberi da compiti vorrei far notare che la fase di lavoro
individuale potrebbe essere incoraggiata anche nell'ambiente scolastico. Questo
non significa semplicemente intimare il "vietato copiare". Vorrei
invece significasse che sarebbe necessario incoraggiare gli studenti, anche
piccolini, a lavorare individualmente anche se per un tempo certamente più
breve di quello dedicato ad altro lavoro o, per dir meglio, un altro compito da eseguire a scuola.
Aggiungerei una ulteriore
considerazione: oggi i ragazzi sembrano sempre meno interessati (o capaci?) di
avere gusti, pensieri, tendenze personali. Oggi, anche per la potente influenza
di tutti i media anche gli adulti veleggiano verso il pensiero unico, le comuni
tendenze, gusti standardizzati e opinioni trainanti. Insomma si è tutti indotti
verso la passiva accettazione e condivisione di un comune sentire che toglie
tantissimo perfino alle qualità personali, a possibili sviluppi di pensieri
originali.
Certo fare i compiti non risolve tutto
questo.
Ma potrebbe essere un piccolo segnale.
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