tag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post8747316256672638287..comments2023-10-03T17:18:21.879+02:00Comments on NOTECELLULARI di Mariaserena Peterlin: Letteratura scientifica, scienziati letterati e scrittori non solo umanistiSerena Peterlinhttp://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comBlogger31125tag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-53450899905429388892011-04-15T07:27:49.472+02:002011-04-15T07:27:49.472+02:00Funziona, sì, e volano i pensieri.
Pingate pure pu...Funziona, sì, e volano i pensieri.<br />Pingate pure pure qui, a tutto spiano. <br />Abbiamo raggiunto (grazie Andreas!)un traguardo di tappa: la cifra comune tra scienziati e poeti è la curiosità. E, seppure come apprendista, io mi sento curiosa e affamata, folle :-)))Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-66549399042040378732011-04-14T22:11:11.638+02:002011-04-14T22:11:11.638+02:00@Mariaserena, sono sempre io sotto mentite spoglie...@Mariaserena, sono sempre io sotto mentite spoglie :)<br /><br />@Ilaria, ti ho lasciato un link in un commento al tuo post sulla valenza della memoria olfattiva, per evitare troppi pasticci di pinga qui e pinga là lo copincollo, scusandomi con Mariaserena, ma è una cosa bella da ascoltare ed è un piacere condividerla.<br />Si tratta della versione audio (tratta da non so quale programma radio) di un bel racconto di Primo Levi dal titolo illuminante: I mnemagoghi.<br />Scaricabile da http://www.mediafire.com/?xnbzcbzwzwf <br /><br />robertaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-55313862328244782532011-04-14T21:40:27.024+02:002011-04-14T21:40:27.024+02:00ps.ahahahahah già,siamo connesse,funziona!:Dps.ahahahahah già,siamo connesse,funziona!:DTiklihttps://www.blogger.com/profile/00399888685851286077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-6858819515818988302011-04-14T21:37:50.922+02:002011-04-14T21:37:50.922+02:00E a me parte un sospiro,perchè non ci sono parole ...E a me parte un sospiro,perchè non ci sono parole migliori di quelle usate da Primo Levi.Chi scrive per mestiere,chi guadagna soltanto tramite la scrittura,rischia d'incappare (non sempre naturalmente,dipende dalle persone) nel tristissimo "scrivere per soldi".E invece secondo me si scrive innanzitutto per sè stessi,per comunicare qualcosa agli altri,indipendentemente dal successo che ne deriverà...(naturalmente la letteratura scientifica,che è a scopo informativo,è un caso a parte.) Mi è venuta in mente una citazione del film L'attimo fuggente leggendo il tuo commento...:)<br />"Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita."-Prof. KeatingTiklihttps://www.blogger.com/profile/00399888685851286077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-73167766276868009292011-04-14T21:18:14.955+02:002011-04-14T21:18:14.955+02:00Ringrazio Roberta Ranzani che mi ha taggato su fB ...Ringrazio Roberta Ranzani che mi ha taggato su fB ("http://www.facebook.com/permalink.php?id=621689406&story_fbid=203582639664312)ricordandomi uno scritto importantissimo di Primo Levi sullo "Scrivere".Ne cito qui un brano che riguarda in particolare il mestiere di scrivere e in cui Levi risponde ad un giovane aspirante narratore, e risponde anche ad alcuni nostri dubbi: <i> Lei ha ventisette anni, che vive in una piccola città, che ha compiuto senza eccessivi sforzi il Liceo Classico, e che ora ha trovato faticosamente un impiego modesto, che Le dà poco guadagno, una certa sicurezza e scarse gratificazioni. <br />Lei desidera scrivere, e più precisamente narrare; ed infatti scrive, ma vuole da me un consiglio e un indirizzo: come scrivere. Lei non mi pone, e non si pone, il dilemma fondamentale, cioè se scrivere o no, e così facendo mi mette fin dall'inizio in imbarazzo. Infatti, da quanto lei mi dice si desume che Lei si rappresenta il raccontare come un mestiere, mentre secondo me non lo è. <br />In Italia, oggi, ogni mestiere coincide con una garanzia: chi vive di scrittura, garanzie non ne ha. Di conseguenza, i narratori puri, quelli che ricavano di che vivere soltanto dalla loro creatività, sono pochissimi: non più di qualche decina. Gli altri scrivono a ore perse, dedicando il resto del loro tempo alla pubblicità, al giornalismo, all'editoria, al cinema, all'insegnamento o ad altre attività che con lo scrivere non hanno nulla in comune. Perciò Le raccomando in primo luogo, anzi, Le prescrivo, di tenersi caro il Suo impiego.<br />Se veramente Lei ha sangue di scrittore, il tempo per scrivere lo troverà comunque, Le crescerà intorno; e del resto, il Suo lavoro quotidiano, per quanto noioso, non potrà non fornirle le materie prime preziose per il Suo scrivere serale o domenicale, a partire dai contatti umani, a partire dalla noia stessa. La noia è noiosa per definizione, ma un discorso sulla noia può essere un esercizio vitale ed appassionante per il lettore: Lei che ha fatto gli studi classici certamente già lo sa. </i>Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-41222410440295843722011-04-14T19:33:21.021+02:002011-04-14T19:33:21.021+02:00Mi riferivo al commento di Andreas; e mi accorgo c...Mi riferivo al commento di Andreas; e mi accorgo che mi connettevo anche ad Ilaria. Funziona!Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-43823206750569465102011-04-14T19:32:09.873+02:002011-04-14T19:32:09.873+02:00:-) sì. Evviva!
Le metafore sono davvero insostitu...:-) sì. Evviva!<br />Le metafore sono davvero insostituibili.<br />L'immagine finale del poeta che non scrive è come se mi si materializzasse davanti. Da un vedo lato il poeta dalle poesie non scritte e quindi non tradotte in parole; accanto a lui lo scienziato che osserva e ricerca ed a volte ha bisogno di inventarne: ma sono sue.<br /><br />Sullo sfondo qualche letterato togato e babbione che scuce parole a in rima a vecchi dizionari; parole che nessuno leggerà, tranne i poveri studenti costretti a compitare libri scolastici.Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-44485210635053600782011-04-14T19:30:59.273+02:002011-04-14T19:30:59.273+02:00Poeta e Scienziato:Due modi di conoscere la natura...Poeta e Scienziato:Due modi di conoscere la natura,due "strade" diverse per esplorare il bosco ritornando alla metafora di Coltivare le Connessioni...:) forse però integrando le due strade questi uomini hanno avuto una visione più completa.<br />ps.Come,come ho potuto dimenticarlo?!John Keats,chirurgo!:DTiklihttps://www.blogger.com/profile/00399888685851286077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-77359648917127780972011-04-14T19:09:55.503+02:002011-04-14T19:09:55.503+02:00Io credo che esistano gli uomini, che sono compost...Io credo che esistano gli uomini, che sono composti da donne e uomini ... la nostra lingua non distingue ma voi avete capito. Ecco, esistono gli uomini appunto, che trovano conveniente vestirsi. Fanno bene a vestirsi gli uomini, da eschimese in Groenlandia e da aborigeno in Australia, sennò starebbero scomodi e potrebbero anche ammalarsi. <br /><br />In che differisce un eschimese da un aborigeno? Certo nel vestito, e poi? E poi sono uguali nell'essere uomini e quindi ben diversi l'uno dall'altro, ma uomini tutti e due. Gli uomini possono essere l'uno più timoroso, l'altro più curioso, l'altro ancora prepotente e il suo dissimile empatico e così via.<br /><br />Il poeta e lo scienziato sono uomini egualmente curiosi, ma proprio tanto curiosi. Tutti e due rischiano facilmente di finire in bocca a una fiera quando vanno esplorando la Natura. sono proprio lo stesso tipo. Differiscono meramente nel vestito, di poeta l'uno, di scienziato l'altro. E come l'eschimese veste da eschimese e l'aborigeno da aborigeno perché è capitato loro di nascere in luoghi diversi, così il poeta veste da poeta e lo scienziato da scienziato perché è capitato loro di passare da luoghi diversi. <br /><br />Se la fortuna arride un minimo, con il tempo le necessità della vita si fanno meno cogenti. Allora l'animo curioso prorompe facilmente, di modo che proprio la curiosità che aveva indotto il poeta a fare il poeta lo porti a uscire dal vestito di poeta per provare quello dello scienziato, e viceversa. <br /><br />Magari certi trapassi emergono più facilmente, possono essere più appariscenti. Fare lo scienziato è oggi complicato, richiede strutture, lavoro di gruppo, equipaggiamenti. All'inverso, scrivere una storia e pubblicarla è più semplice, si può fare da soli. Ma sono assolutamente convinto che il poeta non cessi mai di esplorare e non sta certo a pensare se è vestito adeguatamente alla bisogna. <br /><br />Dico poeta e non letterato: ho conosciuto poeti che non hanno mai scritto una riga e letterati più noiosi di un ragioniere triste.Andreas Formiconihttps://www.blogger.com/profile/05709263739192638336noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-26781610105428263312011-04-14T18:43:19.989+02:002011-04-14T18:43:19.989+02:00Sulla scorta delle tue belle domande, Ilaria, stav...Sulla scorta delle tue belle domande, Ilaria, stavo pensando che l'amore per la parola potrebbe davvero essere un'arma a doppio taglio.<br />E mi sono venuti in mente i notissimi versi di Montale <i> "Non chiederci la parola che squadri da ogni lato/l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco/lo dichiari e risplenda come un croco/perduto in mezzo a un polveroso prato." </i><br />E allora mi chiedo anche se lo scienziato, che ha bisogno di parole che squadrino l'argomento (mi esprimo con imprecisione, da non scienziata; aiutatemi a dirlo meglio), muta in cultore della parola bella oppure montalianamente relativizza la possibilità della parola stessa quando scrive poesie o romanzi?<br />Concetto ancora informe.<br /><br />ps: Davide Maria Turoldo, teologo, prete, poeta. <br />E dato che siamo in argomento: Karol Wojtyla ... papa. :-)Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-37049896908221724542011-04-14T17:47:22.731+02:002011-04-14T17:47:22.731+02:00Accidenti,non si può dire che Jack London non aves...Accidenti,non si può dire che Jack London non avesse lo spirito d'adattamento!<br />Comunque si,molto probabilmente gli scrittori-scienziati, non avendo un amore per la parola in sè o per il modo in cui è espressa ma più per il contenuto del testo,prediligono uno stile più scarno e diretto...anche se non ne sono certa,perchè chi ci dice che la passione per la scrittura sia venuta dopo l'amore per la scienza e non sia invece stata sempre parte di loro?C'è da porsi a questo punto per ognuno di loro un dilemma:scienziato-scrittore o scrittore-scienziato?:)Tiklihttps://www.blogger.com/profile/00399888685851286077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-55679758653956695212011-04-14T14:24:58.058+02:002011-04-14T14:24:58.058+02:00poi ci sarebbero Mao, Ho-Chi-Minh del quale ho tro...poi ci sarebbero Mao, Ho-Chi-Minh del quale ho trovato su internet questa poesia:<br />LA ROSA<br /> <br />La rosa s'apre, la rosa<br />appassisce senza sapere<br />quello che fa.<br />Basta il profumo<br />di rosa<br />smarrito in un carcere<br />perchè nel cuore<br />del carcerato<br />urlino tutte le ingiustizie<br />del mondo.<br /> <br /> Ho-Chi-MinhSerena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-59356887494103735402011-04-14T14:07:01.233+02:002011-04-14T14:07:01.233+02:00@notanative :-) certamente!
@gs : sono d'accor...@notanative :-) certamente!<br />@gs : sono d'accordo su tutti e tre gli autori citati.<br />Ma poi cos'è un "letterato di professione"? <br />Forse è proprio questo il problema: se sia più naturale fare di una passione artistica qualcosa come un mestiere o viceversaSerena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-31738285978062817572011-04-14T11:51:03.380+02:002011-04-14T11:51:03.380+02:00Anche se non era uomo di scienza, anche Italo Svev...Anche se non era uomo di scienza, anche Italo Svevo non fu letterato di professione e forse da questo deriva la sua grandezza.<br />Aggiungo inoltre un poeta molto poco conosciuto, sul quale solo ora si iniziano a fare studi di un certo peso, ossia Lorenzo Calogero. Calabrese, medico, Calogero per tutta la vita coltivò l'attività letteraria come un'amante segreta; cercò di far pubblicare, senza successo, le sue poesie ma ebbe una certa notorietà solo dopo la morte nel 1961.<br />Concludendo, anche Louis-Ferdinand Cèline era medico.gshttps://www.blogger.com/profile/05759388091904233739noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-40125834733692349772011-04-13T23:14:59.398+02:002011-04-13T23:14:59.398+02:00GalileoGalileoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-74342599204074871292011-04-13T22:47:30.778+02:002011-04-13T22:47:30.778+02:00Jack London (di lui sarò sempre impunemente innamo...Jack London (di lui sarò sempre impunemente innamorata), non proprio uno scienziato, ma nemmeno un umanista, e copio da wikipedia per non commuovermi: "vagabondo, fece lo strillone di giornali, il pescatore clandestino di ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, il corrispondente di guerra russo-giapponese, l'agente di assicurazioni, il coltivatore e, appunto, il cercatore d'oro prima di diventare uno scrittore di successo..."<br />Ciao Jack!Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-39229501568044712292011-04-13T22:45:34.508+02:002011-04-13T22:45:34.508+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-5713927834128364102011-04-13T22:41:51.422+02:002011-04-13T22:41:51.422+02:00Giuseppe Bonaviri, cardiologoGiuseppe Bonaviri, cardiologoSerena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-34893449478134206222011-04-13T22:40:11.554+02:002011-04-13T22:40:11.554+02:00Leon Battista Alberti
(architetto, matematico, mu...Leon Battista Alberti <br />(architetto, matematico, musicista... ecc ecc)Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-73362793920859102392011-04-13T22:35:32.840+02:002011-04-13T22:35:32.840+02:00@ Andreas: grazie prof!@ Andreas: grazie prof!Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-9867880306685668102011-04-13T22:35:08.791+02:002011-04-13T22:35:08.791+02:00Correggo:
E' vero, se lo scrittore scienziato ...Correggo:<br />E' vero, se lo scrittore scienziato sente questa esigenza e si ferma a riflettere * coglie aspetti che ad altri possono sfuggire.Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-61551521841789705592011-04-13T22:30:35.918+02:002011-04-13T22:30:35.918+02:00Mario Tobino, psichiatraMario Tobino, psichiatraAndreas Formiconihttps://www.blogger.com/profile/05709263739192638336noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-86099746085112712122011-04-13T22:06:37.436+02:002011-04-13T22:06:37.436+02:00Apprezzo molto, Ilaria, questa riflessione. E'...Apprezzo molto, Ilaria, questa riflessione. E' vero, se lo scrittore scienziato sente questa esigenza e si ferma a riflettere non coglie aspetti che ad altri possono sfuggire.<br />Penso che lo scrittore scienziato più difficilmente ceda alla tentazione della ricerca delle parole d'effetto, dell'aggettivo originale; la riflessione su se stesso fatta da un medico, da un chimico o un matematico è probabilmente un itinerario diverso.<br />Sono molto colpita dalle tue osservazioni e da quelle di Notanative e ci sto riflettendo :-)Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-36721389223609749502011-04-13T20:28:00.299+02:002011-04-13T20:28:00.299+02:00Forse è un'osservazione stupida,ma credo che a...Forse è un'osservazione stupida,ma credo che aldilà della scelta di una professione lontana dall'ambito umanistico,scrivere sia un modo per tornare in contatto con sè stessi e con la propria umanità,con le domande che in quanto uomini prima che professionisti è impossibile non farsi...perciò tanti uomini di formazione non prettamente umanistica si sono dati alla scrittura secondo me,perchè dava loro modo di fermarsi e di riflettere su sè stessi e sugli altri in maniera diversa,anche più personale,cosa a cui forse il loro "esercizio" quotidiano non lasciava molto spazio.<br />ps.chiedo scusa se il mio commento non c'entra molto con l'argomento :)Tiklihttps://www.blogger.com/profile/00399888685851286077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5019169213606903707.post-5641599116564411272011-04-13T20:21:16.821+02:002011-04-13T20:21:16.821+02:00Grazie Notanative :-) non ci avevo pensato!
Intere...Grazie Notanative :-) non ci avevo pensato!<br />Interessante anche l'ipotesi sul punto di vista.Serena Peterlinhttps://www.blogger.com/profile/04779479477168257006noreply@blogger.com